Inondazioni in Libia

Le violente inondazioni provocate dalle piogge torrenziali innescate dal passaggio dell’uragano Daniel hanno provocato un disastro nella Libia orientale, in particolare a Derna, dove si contano almeno 2mila morti e si parla di 7mila dispersi. A complicare la situazione è stato il crollo simultaneo di due dighe, in una zona, tra l’altro, ricca di risorse petrolifere. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea "L’Italia è pronta a inviare aiuti" oltre all'Italia si sono aggiunti Francia, Egitto, Algeria e Qatar. 

A Tripoli il primo ministro del Governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dbeibah, ha decretato tre giorni di lutto, mentre da parte sua il premier Hammad ha annunciato due giorni festivi per tutti i settori dell’est del Paese, a eccezione dei servizi di sicurezza, sanitari e di emergenza. Queste aree nell’est della Libia ospitano i principali giacimenti e terminali petroliferi: la National Petroleum Company (Noc) ha annunciato lo stato di massima allerta e la sospensione dei voli tra i siti di produzione dove l’attività è stata drasticamente ridotta. Le precipitazioni sono state stimate tra i 50 e i 250 millimetri. Secondo il Centro nazionale di meteorologia libico, la tempesta dovrebbe spostarsi sempre più a est, intorno alle zone di Jaghbub, e raggiungere le regioni al confine con l’Egitto.

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