Il super flop di Conte

Il leader del movimento 5 stelle continua a rivendicare i presunti successi di una misura fallimentare. "L'Italia era tornata a correre". Ma la realtà racconta altro, tra frodi, lavori sospesi, prezzi gonfiati e aumento del deficit.

Ammettere gli effetti deleteri di quel provvedimento sarebbe stato controproducente e così i pentastellati si sono lanciati in una sperticata lode dell'intervento flop, criticato a suo tempo anche da Mario Draghi. "Non siamo d'accordo sulla sua validità", sentenziò l'allora premier a Strasburgo, evidenziando gli effetti distorsivi della manovra sull'economia e sul mercato. Ora che il governo Meloni ha deciso di voltare pagina rispetto a quelle controverse agevolazioni, i grillini sono saliti nuovamente sulle barricate nel tentativo di legittimare il provvedimento.

Si possono leggere le odierne e piccatissime dichiarazioni di Giuseppe Conte, scagliatosi contro il ministro Giancarlo Giorgetti, reo di aver stroncato la suddetta norma grillina senza giri di parole. "A pensare al superbonus mi viene mal di pancia, ha effetti negativi sui conti pubblici, ingessa la politica economica, non lasciando margine ad altri interventi".

"Nonostante il debito di 120 miliardi di euro che graverà per anni su tutti gli italiani, le molteplici frodi già accertate, le infiltrazioni di organizzazioni criminali e i tanti lavori sospesi per carenze progettuali e per mancanza di adeguate professionalità, ci sono ancora forze politiche che pensano di poter illudere gli italiani con la farsa del superbonus", ha sottolineato il deputato meloniano Luca Sbardella. A sentire Giuseppe Conte, invece, sembra di vivere su un altro pianeta.

R. De Gilio

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