Addio Silvio

Oggi, in onore dei funerali di Stato al Duomo di Milano mi sento di dover esprimere delle ultime parole su ciò che è stato Silvio Berlusconi; una lettera personale per omaggiare l'ex premier. Invito, quindi a chiunque non sia interessato o che ne abbia gioito alla morte di smettere di leggere, in particolare invito quest'ultimi a farsi un esame di coscienza perché qui non parliamo di ideologie politiche ma parliamo di un uomo che ha tirato su dal niente un impero, un uomo che nel "bene " e nel "male" ha rappresentato e rappresenterà sempre un pezzo importante e significativo di cronaca legata all'Italia. 

Silvio era una persona molto poliedrica, e forse questo termine non basta per descrivere la sua persona.  Si laurea nel 1961 all'Università degli studi di Milano in giurisprudenza con il massimo dei voti, discutendo una tesi sul diritto commerciale intitolata "Il contratto di pubblicità per inserzione". Dopo la laurea inizia a fare il cantate sulle crociere insieme a De André e Paolo Villaggio.

Senza Berlusconi sarebbero state per anni una piccola e frammentata appendice della televisione di stato, e di sicuro il duopolio televisivo che conosciamo oggi forse non sarebbe mai esistito. Senza Berlusconi anche il calcio ne avrebbe risentito, uno sport seguito da miliardi di persone in tutto il mondo, è stato reso possibile grazie a Berlusconi e al suo grande Milan. Senza Berlusconi la destra sociale italiana sarebbe rimasta fuori dai giochi per molto tempo, con la sua grande scesa in campo politico nel gennaio del 1994 e nessuno si sarebbe mai aspettato che riuscisse a vincere quelle elezioni; invece no, il popolo italiano gli ha dato fiducia e quelle stesse elezioni del maggio del 1994 le ha vinte. Senza Berlusconi non ci sarebbe mai stata la storica stretta di mano tra il presidente della Russia, Vladimir Putin e il presidente degli stati uniti d'America, George W. Bush. Senza Berlusconi ne avrebbe risentito anche il mondo bancario, riuscì infatti a creare Mediolanum, una delle banche più proficue fino ad oggi, di cui ne detiene circa il 30 %. Molto importante è stato anche il mondo letterario, con l'acquisto di Mondadori. Potrei stare per ore ad elencare le cose che quest'uomo ha realizzato; Silvio Berlusconi non era di certo un santo, i suoi errori li ha fatti, infatti sono noti gli innumerevoli processi a qui il presidente è stato sottoposto.

Io voglio ricordare in particolare le sue battute, le sue gaffe, il suo modo di essere sempre sorridente e scherzoso. Addio cavaliere, buon viaggio.

R. De Gilio

Commenti

Post più popolari