Il ponte sullo stretto di Messina ora è legge

È ufficiale, il ponte sullo Stretto di Messina era stato annunciato come decreto legge lo scorso 6 maggio dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ora diventa legge.  È stato approvato in senato con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti. "È una decisione storica, definitiva, attesa da più di 50 anni, non è il ponte di Messina, è il ponte degli italiani. Per la Calabria e la Sicilia il Ponte è un risarcimento danni per promesse mai mantenute" ha detto il ministro Salvini in conferenza stampa successivamente alle votazioni. 

COME SARÀ REALIZATO? QUANTO COSTERÀ?

Ancora e molto presto per dare delle vere informazioni, ma possiamo riportare ciò che è stato annunciato dal ministro Salvini. 

Partirei immediatamente col dire che sarà un opera green e che fornirà circa 100 mila nuovi posti di lavoro. Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina prevede lo schema del ponte sospeso, con una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri che lo renderà il ponte a campata unica più lungo al mondo. L’altezza delle torri sarà di 399 metri, mentre al centro lascerà liberi 65 metri rispetto al livello del mare per consentire il passaggio anche delle navi più grandi. Avrà 6 corsie stradali dedicate ai veicoli (tre per ogni senso di marcia, compresa la corsia d’emergenza) e due binari ferroviari. A regime, permetterà il passaggio di 6.000 veicoli ogni ora e di 200 treni al giorno. Il ponte sarà progettato per essere stabile a venti fino a 270 km/h e per resistere a terremoti che arrivano a magnitudo 7,1 della scala Richter, sono previsti anche 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari per le due regioni. La stima ufficiale che è stata rilasciata ammonta a circa 13 miliardi di euro. 


Progetto molto ambizioso e interessante per le due regioni coinvolte ma come detto nel precedente articolo del 17 maggio, al momento nel mezzogiorno persistono problemi molto più importanti, come la continua lotta alla criminalità organizzata, sanità molto scadente dove se un meridionale ha un serio problema di salute non può essere curato ma anzi e costretto ad andare nei grandi ospedali di Roma, Bologna, Milano e Torino per curarsi; oppure il costante ritardo dei treni per via delle linee ferroviarie non aggiornate. Questa era solo qualche problema in cui verte attualmente il meridione, ripeto bellissimo progetto ma al momento persistono situazioni ben più gravi.

R. De Gilio

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