Gli attivisti di ultima generazione imbrattano la fontana di Trevi

Nella mattinata di domenica 21 maggio circa 10 attivisti dell'ormai nota organizzazione ambientalista hanno gettato del liquido nero all'interno della fontana di Trevi, il liquido nero è ancora una volta il carbone vegetale, già usato il 1 aprile nella fontana della barcaccia. In tanti, tra turisti e cittadini, hanno insultato gli attivisti. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Roma, che sono riusciti a  fermare questa azione aberrante contro il nostro patrimonio culturale.

L'azione è stata accompagnata dall'esposizione di uno striscione con la scritta "Non paghiamo il fossile", e dalle grida degli attivisti "Il nostro Paese sta morendo".

IL COMMENTO DEL SINDACO DI ROMA ROBERTO GUALTERI

"Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Costoso e complesso il ripristino, sperando che non ci siano danni permanenti. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti. Tante persone dovranno lavorare per rimuovere la vernice, appurarsi che non ci siano danni permanenti, come noi speriamo. Gli interventi di ripristino sono sempre costosi e hanno un impatto ambientale significativo".


Gli attivisti di ultima generazione tornano ancora una volta a colpire la capitale, questa volta in grande stile alla storica fontana di Trevi, tutto ciò e veramente ridicolo. Se si vogliono veramente cambiare le cose l'unica opzione è, e sarà sempre il dialogo. Rimando il mio invito ad andare a manifestate in Via Bruxelles, 56 (RM), dove è situata l'ambasciata cinese, dato che buona parte della crisi del cambiamento climatico è dovuta proprio al colosso cinese, che ricordo, è al primo posto della classifica mondiale per emissione di Co2. 

R. De Gilio

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