Giornata della memoria dedicato alle vittime del terrorismo

Il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice, è una ricorrenza della Repubblica Italiana istituita con la legge 4 maggio 2007 n° 56. Viene celebrato il 9 maggio di ogni anno in considerazione del fatto che il 9 maggio 1978 fu ucciso Aldo Moro.

ALDO MORO

Aldo Romeo Luigi Moro nato a Maglie (LE) il 23 settembre del 1916, è uno dei fondatori del partito Democrazia Cristiana (DC), che ha guidato l'Italia durante tutta la prima repubblica, che va dal 1944 al 1994. Moro divenne Segretario di partito dal 1959 fino al 1964 e in seguito Presidente nel 1976; all'interno del partito aderì inizialmente alla corrente dorotea, ma nel 1960 assunse una posizione più indipendente formando la corrente morotea. Ricoprì incarichi molto importanti come: Ministro della giustizia (1955-1957), della Pubblica istruzione (1957-1959), per quattro volte Ministro degli esteri (1969-1972 e 1973-1974) nei governi presieduti da Mariano Rumor ed Emilio Colombo e cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri tra il 1963 e il 1968 e tra il 1974 e il 1976. 

Il 16 marzo 1978 il Governo Andreotti IV (in cui veniva garantito l'appoggio esterno del PCI) si apprestava a ottenere il voto di fiducia da entrambi i rami del Parlamento, nel mentre l'auto che trasportava Aldo Moro dalla sua abitazione alla Camera dei deputati fu intercettata e bloccata in via Mario Fani a Roma da un nucleo armato delle Brigate Rosse, che uccisero i 2 carabinieri di scorta e sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana. Dopo una prigionia di 55 giorni, durante la quale le Brigate Rosse richiesero invano uno scambio di prigionieri con lo Stato italiano, Moro fu sottoposto a un processo politico da parte del cosiddetto "tribunale del popolo", istituito dalle stesse Brigate Rosse, e quindi ucciso il 9 maggio 1978. Il suo cadavere fu ritrovato lo stesso giorno nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata a Roma in via Michelangelo Caetani.

R. De Gilio

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