La Finlandia entra nella Nato, Mosca non aspetta a farsi sentire
Finlandia e Svezia hanno presentato richiesta formale di adesione nella primavera scorsa, proprio dopo l’invasione russa. Il percorso di Stoccolma però ha subito uno stop finora insuperabile per il no da parte della Turchia, che accusa la Svezia di non fare abbastanza contro il terrorismo, vero o presunto, di matrice curda, nonché di non aver vietato azioni oltraggiose contro l’Islam come l’incendio del Corano da parte di un estremista di estrema destra nel gennaio scorso a Stoccolma.
LA REAZIONE DI MOSCA
Mosca ha subito reagito in maniera aggressiva, almeno a parole, come forse era prevedibile. "Rafforzeremo il nostro potenziale militare a Ovest e Nordovest. Nel caso in cui le forze e le risorse di altri membri della Nato vengano dispiegate in Finlandia, adotteremo misure aggiuntive per garantire in modo affidabile la sicurezza militare della Russia" aveva detto lunedì il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko. In concomitanza con la cerimonia di adesione sono poi arrivate dichiarazioni ancora più minacciose dal ministero degli Esteri, che ha parlato di errore storico dei finlandesi, ha definito l’ingresso nell’Alleanza "una violazione della nostra sicurezza e dei nostri interessi nazionali, che costringerà la Russia a prendere contromisure"; secondo il ministro della Difesa, Sergej Shoigu, questa mossa "rischia di far allargare il conflitto".
R. De Gilio
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