Gli attivisti di ultima generazione imbrattano la fontana della barcaccia in Piazza di Spagna

Dopo il deturpamento del Palazzo della Signoria a Firenze, gli attivisti di ultima generazione per protestare contro il cambiamento climatico tornano a colpire. Questa è la volta della fontana della Barcaccia, in Piazza di Spagna, che è stata riempita di un liquido di colore scuro. Intorno alle 12 tre persone, due uomini e una donna, hanno versato del liquido nero a base di carbone vegetale nelle vasche della fontana simbolo di piazza di Spagna. "Se vedere quest'acqua nera vi sconvolge  è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Denunciamo che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale; con questa azione vogliamo chiedere al governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l'ambiente. Vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte" dichiarano gli attivisti. I tre sono stati fermati dai carabinieri del Nucleo informativo e dal personale della Polizia Municipale di Roma. La loro posizione è ora al vaglio, rischiano la denuncia per danneggiamento. 

Ricordiamo che non si tratta del primo attacco a un monumento storico a Roma: nel gennaio del 2008 era stata colpita la Scalinata Trinità dei Monti invasa da 500mila palline colorate, l’anno precedente invece la Fontana di Trevi, che fu riempita di vernice rossa. In nessuno dei due casi vi furono danni ai monumenti, ma l’autore, Graziano Cecchini (soprannominato ‘il Tintore di Trevi’) fu processato e condannato a 8 mesi di reclusione.

Ancora una volta dobbiamo assistere al deturpamento di un nostro monumento storico per un misero atto di protesta contro il governo. Come se i monumenti centrassero qualcosa, se il problema è così evidente, perché non manifestate in Via Bruxelles, 56 (RM), dove è situata l'ambasciata cinese, dato che buona parte della crisi del cambiamento climatico è dovuta proprio al colosso cinese, che ricordo, è al primo posto della classifica mondiale per emissione di Co2? 

R. De Gilio