25 aprile 2023
22 APRILE 1922
78 anni fa terminava il ventennio fascista, un ventennio di terrore e paura. Iniziò il 22 aprile del 1922, data in cui si svolse una manifestazione armata organizzata da Benito Mussolini leader del Partito Nazionale Fascista (PNF), quando le camicie nere marciarono su Roma con l'obbiettivo di far decadere il governo Facta II e far nascere il governo fascista con a capo di governo lo stesso Mussolini. Il 30 ottobre 1922 il re Vittorio Emanuele III ignorò le richieste del primo ministro Luigi Facta, facendo così instaurare il governo fascista. In questo modo il re Vittorio Emanuele III consegnava le chiavi di Roma a Benito Mussolini.
Le elezioni politiche del 6 aprile 1924 per la Camera dei Deputati, furono le ultime votazioni a sovranità popolare svoltesi prima della dittatura fascista. Esse furono condotte dal partito nazionale fascista con imbrogli e minacce al fine di violare la libertà personale di voto.
GIACOMO MATTEOTTI
Nato a Fratta Polesine (RO) il 22 maggio 1885 è stato il segretario del Partito Socialista Unitario, formazione nata da una scissione del Partito Socialista Italiano al Congresso di Roma nell'ottobre del 1922. Il 10 giugno 1942 fu rapito e assassinato da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini. Il motivo di tale atto era l'aver denunciato i brogli elettorali e il clima di violenza messi in atto dalla nascente dittatura di Benito Mussolini nelle elezioni del 6 aprile 1924. L'opposizione in segno di protesta per il delitto di Giacomo Matteotti decise di abbandonare la Camera dei Deputati portando avanti la celebre "Secessione dell'Aventino" (questo termine si ricollega all'episodio successo a Roma nel V secolo, quando la plebe si rifugiò sul colle dell'Aventino per ribellarsi ai patrizi), con l'obbiettivo di astenersi dai lavori parlamentari fino a quando il governo non si fosse preso la responsabilità delle proprie azioni. Mussolini il 3 gennaio 1925 terrà un discorso alla Camera dei Deputati dove si assumerà la responsabilità "morale" e non materiale dell'omicidio.
“Quando due elementi sono in lotta e sono irriducibili, la soluzione è la forza. Non c’è stata mai altra soluzione nella storia e non ce ne sarà mai. Ora io oso dire che il problema sarà risolto. Il Fascismo, Governo e Partito, sono in piena efficienza”.
LA DITTATURA FASCISTA
Si dà inizio alla dittatura fascista con il celebre discorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 3 gennaio1925 per il delitto Matteotti. Tra il 1925 e il 1926 vengono emanate una serie di norme giuridiche, che presero il nome di "leggi fascistissime"; una delle prime mosse fu quella di mettere al bando tutti quei partiti che andavano contro il regime fascista. Nel 1939 la Camera dei Deputati sarà sostituita dalla Camera dei Fasci e delle Corporazioni; sempre nello stesso anno verranno emanate le leggi razziali frutto della collaborazione con la Germania nazista.
25 APRILE 1945
Il 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario molto significativo nella storia italiana perché commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del regime fascista. Questo è un giorno simbolico, scelto perché in questa data cominciò la ritirata dei tedeschi e dei soldati della Repubblica di Salò da Milano e Torino, in seguito allo sfondamento della Linea Gotica da parte degli alleati e all’azione della Resistenza. Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946, il Re Umberto II emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.
Dopo la mia breve ma esaustiva contestualizzazione di quello che è stato il ventennio fascista per poi giungere a capire come si è arrivati a proclamare il 25 aprile festa nazionale, ho il piacere e l'onore di presentarvi un mio collega nonché grande amico Giosuè Tedeschi, iscritto alla facoltà di filosofia presso l’Università degli studi di Torino, che nel tempo si è distinto per i suoi trattati di filosofia e testi poetici. Oltre allo studio e alla scrittura recentemente è entrato a far parte del noto Web Magazine Mercuzio and Friends. Oggi ci delizierà con una sua poesia scritta esclusivamente per noi sulla giornata odierna. Parola dunque a colui che è noto anche come "il commendatore":
LA CADUTA
il vento soffia libero
e porta con sé un messaggio
tornava a cuccia oggi
il cerbero della libertà
una madre grida al figlio
non correre che cadi!
ascoltar non volle e corse troppo avanti
è un problema delle pecore
se si svegliano i giganti
di forte costituzione e solido portamento
s'ergono svettanti sul pavimento
potrebbe esser solo solletico
ma tante volte può bastare
un passo lungo, un piede in fallo
una trascurabile distrazione
un'importante azione
corri mamma! è caduto
R. De Gilio, si ringrazia G. Tedeschi per lo scritto
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