15enne violentata alla festa dell'unità

Una ragazza di 15 anni è stata abusata da un coetaneo, mentre altri ragazzi riprendevano la violenza sessuale con il cellulare. Tutto ciò è avvenuto in zona giostre al Parco Nord di Bologna, in occasione della Festa dell'Unità il 17 settembre scorso.

I presunti responsabili sarebbero cinque ragazzi minorenni e un ragazzo maggiorenne. In base agli accertamenti effettuati in questi mesi dalle forze dell'ordine. Mentre i progressisti dibattevano sul palco a proposito di come combattere le destre, una ragazzina di soli 15 anni sarebbe stata avvicinata da alcuni coetanei dove, nella tarda serata prima di invitarla ad appartarsi lontani dalla folla, il gruppo le avrebbe proposto una sorta di gioco della bottiglia subito degenerato, la 15enne, come emerso anche dai video, sarebbe stata costretta a compiere degli atti sessuali con uno dei ragazzi.

La 15enne è stata ascoltata dai carabinieri in audizione protetta. Sarebbero così stati individuati i presunti responsabili del fatto: al termine degli accertamenti, i cinque minorenni sono stati denunciati per violenza sessuale, mentre per l'unico maggiorenne il giudice per le indagini preliminari ha disposto un divieto di avvicinamento alla vittima. Quest'ultimo provvedimento, però, non è ancora stato applicato, perché la persona indagata non è reperibile, essendosi trasferita all'estero.


Vergogna! Tutto ciò che è successo è imperdonabile. Negli ultimi giorni è emerso a galla il caso di violenza sessuale avvenuto il 17 settembre scorso alla festa dell'unità, ed è scoppiato un vero e proprio dibattito politico, in molti, si chiedono come mai questo fatto sia stato tenuto segreto per oltre 200 giorni?  Non una sola parola è arrivata dal Partito Democratico. Persino le donne come Laura Boldrini, oppure dall' ultima arrivata in casa PD, ovvero la neo segretaria Elly Schelin, tutte e 2 note attiviste dei diritti delle donne è sempre pronte a correggere gli interlocutori che non usano lo scwha o non dicono “la capagruppa” perché "capogruppo" ritenuto offensivo per il genere femminile.

Se tutto ciò fosse successo ad un festa organizzata dalla Lega o Fratelli d'Italia? Sicuramente si sarebbe gridato allo scandalo dopo pochi giorni. In entrambi i casi è giustificato, perché un atto del genere va punito in modo esemplare, indipendentemente da che coalizione abbia organizzato la festa.

R. De Gilio

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