Un sogno che si realizza, ma nel momento sbagliato
Il Consiglio dei ministri ha approvato salvo intese il decreto sul Ponte sullo Stretto di Messina. "E' una giornata storica non solo per la Sicilia e la Calabria ma per tutta l'Italia", commenta il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. "Il dl costituisce un primo concreto passo verso la realizzazione di un'infrastruttura strategica attesa da oltre un secolo", ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumec.
PROGETTO E OCCUPAZIONE
Non è ancora disponibile il progetto ufficiale, ma, secondo Salvini, sarà il ponte «strallato», cioè sostenuto da cavi, più lungo al mondo. Sarà a campata unica per auto e treni: due piloni, uno in Sicilia e uno in Calabria. La lunghezza è nota: i circa 3,2 chilometri tra Villa San Giovanni e Messina, ma non con partenza e arrivo nelle due città e dal costo di 7 miliardi di euro. I due piloni sarebbero a Ganzilli e Cannitello, nel punto più stretto dello stretto. Si riparte dal progetto definitivo del 2012 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il ponte "creerebbe 150mila posti di lavoro" secondo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Edoardo Rixi, viceministro leghista parla di un quinquennio: "Si ripartirà dalle autorizzazioni già ottenute nel 2012 relative ai raccordi ferroviari e stradali. Rimetteremo in vita il piano per quell’opera, aggiornandolo, così da essere in grado di fare una cantierizzazione più veloce". Il progetto esecutivo è atteso entro il 31 luglio 2024 per poi partire coi lavori.
PARLA IL SENATORE SILVIO BERLUSCONI
Per Silvio Berlusconi si tratta di "un progetto concreto, che rappresenta l'idea di futuro che abbiamo sempre avuto". "Già 20 anni fa con il mio governo avevamo pronto il progetto - scrive il leader di Forza Italia sui social -, un'opera strategica che si sarebbe realizzata se la sinistra non fosse intervenuta con la politica dei no. Questa volta non ci fermeranno. Sarà un ponte che collegherà la Sicilia non solo alla Calabria, ma anche all'Italia e all'Europa intera: con il nuovo collegamento si metterà in moto un volano per l'economia siciliana che garantirà occupazione a più di centomila persone e la Sicilia potrà così diventare una base per la logistica dei trasporti internazionali in arrivo dal Mediterraneo. È un'altra promessa agli italiani che siamo finalmente in grado di mantenere".
Notizia arrivata ieri in tarda serata, devo ammettere che in un primo momento mi sia sentito appagato da questa notizia, finalmente potrà esserci un collegamento tra le due regioni. Però caro ministro Salvini le chiedo di pensare ai veri problemi catastrofici in cui verte l'Italia in questo momento. Potrebbe magari attuare misure che agevolino economicamente quelle piccole e medie imprese che hanno risentito della diffusione dell'epidemia COVID-19 e che si sono viste costrette a dover chiudere; il problema delle bollette per le famiglie non agiate, oppure dato che è il suo campo collegando le regioni con un servizio ferroviario che funziona e che non subisce ritardi; prima di pensare a collegare la Calabria e la Sicilia proviamo a collegare la Calabria con un servizio ferroviario. Il tempo di viaggio medio in treno da Torino Porta Susa a Senigallia in provincia di Ancona è di 5h 55min per percorrere 466 km, e il treno più veloce impiega 4h 11min. in Francia per percorre da Parigi a Lione con esattamente gli stessi chilometri si impiegano 2h. Per non parlare del costo esorbitante di 7 miliardi di euro ma ancora più grave è il fatto che è ben nota l'attività sismica dello stretto, dove secondo i geologi le sponde di Sicilia e Calabria si allontanano ogni anno di 4-10 millimetri. Quest'idea un giorno spero verrà realizzata ma credo che non sia ancora arrivato il momento giusto per un progetto così ambizioso.
R. De Gilio, si ringrazia S. Di Stefano per la revisione e i suggerimenti
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