Ennesima manifestazione antifascista al campus Einaudi



Il giorno 10 marzo 2023 dei ragazzi dell'associazione universitaria di destra (FUAN), stavano svolgendo un volantinaggio regolarmente comunicato all'università degli Studi di Torino che aveva lo scopo di presentare le proposte elettorali in vista delle votazioni del 28, 29 e 30 marzo, tutto tranquillo  fino alle 17, quando poi sono stati aggrediti verbalmente dai centri sociali e collettivi di estrema sinistra, con parole del tipo: "Uccidere un fascista non è reato", "Le sedi dei fascisti si chiudono col fuoco ma coi fascisti dentro, sennò è troppo poco", "Fascisti carogne tornate nelle fogne", "Il maresciallo Tito ce l'ha insegnato, infoibare i fascisti non è reato", e così via.
L'obbiettivo? Impedire che nelle università ci sia anche un pensiero divergente da quello dominante, imposto dall' estrema sinistra.
"Abbiamo assistito al tentativo di impedire con la violenza un nostro volantinaggio. Ovviamente la nostra risposta è stata ferma e determinata, non ci siamo fatti intimidire e abbiamo continuato a distribuire agli studenti di passaggio il materiale elettorale, è inaccettabile però che simili situazioni possano avvenire, specialmente in uno spazio universitario", questa e stata la risposta del FUAN agli attacchi subiti dai collettivi di estrema sinistra.


Ancora una volta si deve assistere al tentativo di imporre la propria ideologia, imporre un pensiero unico. be ragazzi dei collettivi  vi dico una cosa, fortunatamente il partito unico non c'è più da molto tempo, è giusto che una persona la pensi diversamente da un altra soprattutto in un tema così ampio come la politica; vi ricordo inoltre che l’articolo 21 della Costituzione italiana recita che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. 
 R. De Gilio

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