100 giorni di governo, cosa è successo?



Alle elezioni politiche del 2022,  Giorgia Meloni guida Fratelli d'Italia al miglior risultato della sua storia: è il primo partito sia alla Camera sia al Senato con il 26%, consentendo alla coalizione di centro-destra di ottenere la maggioranza assoluta in entrambi i rami del Parlamento.

Ma ora veniamo a noi, cosa è successo in questi 100 giorni? Quali sono state a mio avviso le manovre più significative per questo governo? Sotto troverete un elenco di ciò che è successo.

REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di cittadinanza dovrebbe andare solo a chi non è in grado di lavorare. Su questo scenario, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ha spiegato: “Chi ha tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, ed è in grado di lavorare perderà l'assegno legato al Reddito di cittadinanza, anche se non immediatamente. Lo manterranno, invece, gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento e gli over 60".

Il reddito di cittadinanza viene riconosciuto solo per 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, chi rifiuterà una sola offerta di lavoro perderà il beneficio e sarà obbligatorio frequentare un corso di formazione o riqualificazione professionale

PENSIONI

Forma di pensione anticipata flessibile per il 2023, Quota 103. Quest’anno i lavoratori  potranno andare in pensione con 62 anni d’età e 41 di contributi. L’assegno pensionistico non potrà avere un importo superiore a 5 volte quello del trattamento minimo, finché non si matura il requisito standard dei 67 anni d’età. Il trattamento pensionistico in questione, fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, a eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

CARO BOLLETTE

Continua il taglio delle voci che vanno a “gonfiare” il costo delle bollette luce e gas. La legge di bilancio si concentra in particolare sugli “oneri impropri”, categoria dentro la quale vengono inclusi capitoli di costo piuttosto variegati, compresi gli incentivi per le rinnovabili. Questa voce viene eliminata, alleggerendo così il carico di famiglie e imprese.

Le imprese, sempre più fiaccate da mesi di prezzi al rialzo e materie prime dai costi inaccessibili. Per mitigare le sofferenze del tessuto produttivo del paese, il Governo Meloni ha scelto di rifinanziare il credito d’imposta per:

• Piccole imprese.

• Bar e ristoranti.

• Esercizi commerciali.

Per queste attività, il beneficio sale dal 30% al 35%. A tutto ciò si aggiunge peraltro la possibilità di rateizzare le bollette fino a 36 mesi, come previsto dal decreto Aiuti quater.

La legge di bilancio va incontro anche alle attività più grandi, che consumano quantità superiori di energia e gas. Si tratta delle cosiddette imprese energivore(consumo di energia maggiore o uguale a 1 GWh) e gasivore (consumo medio di gas naturale pari ad almeno 1 GWh/anno), per le quali il credito d’imposta sale dal 40% al 45%,

ACCORDO "STORICO" CON LA LIBIA

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l'ha definito un accordo "storico”: è quello tra Eni e Noc (National Oil Corporation) siglato il 28 gennaio a Tripoli. L’intesa fa sì che prosegua "la lunga e proficua collaborazione tra Italia e Libia". L'investimento complessivo dovrebbe aggirarsi sugli 8 miliardi di dollari. Ecco cosa prevede: prevede l'avvio dello sviluppo delle "Strutture A&E", un progetto strategico per aumentare la produzione di gas per rifornire il mercato interno libico, in due giacimenti a gas, chiamati rispettivamente "Struttura A" e "Struttura E", situati nell'area contrattuale D, al largo della Libia. La produzione di gas inizierà nel 2026 e raggiungerà un plateau di 750 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno. La produzione sarà assicurata attraverso due piattaforme principali collegate agli impianti di trattamento esistenti presso il complesso di Mellitah,

è  previsto anche la costruzione di un impianto di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica (CCS) a Mellitah, che consentirà una significativa riduzione dell'impronta carbonica complessiva, in linea con la strategia di decarbonizzazione di Eni.

SPREED IN CALO

"Sento alcuni parlare d'Italia in una situazione catastrofica. Il contesto nel quale l'Italia si trova oggi è molto difficile, lo sappiamo. Forse la congiuntura economica è la peggiore dal Dopoguerra. Non è una situazione facile da governare, ma in questa situazione l'Italia è più solida di quanto si voglia fare credere". Così la presidente Giorgia Meloni, in una puntata della sua rubrica social "Gli appunti di Giorgia", La presidente invitato a guardare i dati. "Lo spread negli ultimi anni è stato considerato il grande metro di giudizio per valutare lo stato dell'economia italiana" ha detto. Negli ultimi cento giorni è sceso da 236 a 175 punti base. La Borsa ha registrato un aumento del 20%, la Banca d'Italia stima che nel secondo semestre 2023 l'economia italiana sarà in netta ripresa e che quella ripresa si stabilizzerà nel 2024 e nel 2025. E che l'inflazione tornerà a livelli accettabili". La presidente si è detta "ottimista. Questa nazione ce la farà".

Queste erano le notizie che personalmente mi hanno colpito di più, sono abbastanza soddisfatto di come la presidente stia cercando di migliorare questo paese ormai degradato e corrotto, se questi erano i  primi 100 giorni forse si può ancora sperare. 

                                                          R. De Gilio

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